Caro Grillo, la cittadinanza non è un derby

Seble Woldeghiorghis per Metilparaben.
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Mi ha veramente lasciata perplessa la notizia del post di Grillo in merito alla concessione della cittadinanza ai figli degli immigrati:

La cittadinanza a chi nasce in Italia, anche se i genitori non ne dispongono, è senza senso. O meglio, un senso lo ha. Distrarre gli italiani dai problemi reali per trasformarli in tifosi. Da una parte i buonisti della sinistra senza se e senza ma che lasciano agli italiani gli oneri dei loro deliri. Dall'altra i leghisti e i movimenti xenofobi che crescono nei consensi per paura della "liberalizzazione" delle nascite.

Trovo la dichiarazione di Grillo sconcertante, ma non per lo stesso motivo che ha scatenato la protesta online: cittadinanza sì, cittadinanza no. Sarei folle se dichiarassi che non sono d'accordo con la cittadinanza a chi nasce e/o cresce in Italia, avendone fatto una battaglia personale portata avanti prima con l'associazionismo e ora all'interno del Comune di Milano, dove da qualche mese ho la fortuna di lavorare.
Per quanto mi riguarda: CITTADINANZA SÌ.
Mi sbilancio: la semplificazione nella concessione della cittadinanza la porterei avanti anche per chi in Italia non vi é né nato, né cresciuto, ma che da anni ci vive. Cittadinanza quindi non solo ai figli, ma anche ai genitori. Ma questo forse é troppo per l'Italia di oggi. Partire dai figli sarebbe già un bel passo avanti.
Il post di Grillo ha effettivamente creato un coro da stadio allontanando a mio parere dal vero messaggio subliminale, ma non troppo, nascosto tra le righe. Per Grillo i cittadini stranieri non hanno diritti e la politica quindi non se ne deve occupare. I cittadini non muniti della cittadinanza sono delle entità invisibili che vivono una vita distinta dagli italiani (doc/dop): infatti, secondo Grillo, gli oneri dei deliri dei politici li subiscono solo gli italiani, mentre gli immigrati non ne vengono minimamente sfiorati (proprio loro che dalla politica vengono continuamente tartassati e strumentalizzati).
Mio caro Grillo urlante, qui non stiamo parlando del derby Milan-Inter, Roma-Lazio, Juve-Torino. La partita che si gioca affrontando il tema della cittadinanza, e che genera tanto tifo, é quella che si trova ad affrontare l'Italia con se stessa e sarà decisiva nel decretarne il successo nazionale, ma soprattutto internazionale.
Spero che tu raccolga l'invito dell'On. Sarubbi per un confronto su questo tema che vada al di là delle cinque righe sparate senza meditare. Sarebbe bello poter fare l'incontro in un bello stadio e riempirlo di tutti quei cittadini italiani di fatto, ma non di diritto, che ordinatamente e a turno ti racconteranno cosa voglia dire vivere in un Paese che non ti riconosce, che ti considera non degno di attenzione.
Nel caso dovessi accettare, ti consiglio di prenderti una giornata intera per ascoltare ogni intervento. Ne sentirai delle belle, e forse a quel punto capirai il vero senso della campagna "L’Italia sono anch'io".

Questo post è stato pubblicato il 25 gennaio 2012 in ,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

15 Responses to “Caro Grillo, la cittadinanza non è un derby”

  1. E' di moda sparare idiozie, così i media tornano a parlare dell'idiota che le spara.
    Forse vuole l'esclusiva di "trasformatore di italiani in tifosi" visto che usa un linguaggio da ultrà...

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  2. Di sparata in sparata Grillo va sempre più rassomigliando a Pannella. Che stia meditando di succedergli?

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  3. Di sparata in sparata Grillo aumenta sempre i suoi consensi ... che bello prendere una frase e ricamarci sopra cio che non e stato detto ... fa paura Grillo questa e la verità ... mi fiderei più di non a mai governato che degli attuali saltimbanchi fin troppo noti ... forza Movimento 5 stelle

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  4. Di sparata in sparata Grillo aumenta sempre di più i suoi consensi ... forse questo da fastidio ... che bello prendere una frase e poi ricamarci sopra il non detto ... forza Movimento 5 Stelle ... quando sara al governo e si comporterà come gli altri allora si potrà fiatare !

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  5. Appoggio Grillo e ha ragione nell'affermare che si tratta solo di un modo per distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dai problemi fondamentali che affliggono l'Italia.

    Vivo in Regno Unito ed insieme alla mia compagna anch'essa italiana abbiamo avuto una bimba nata nel Regno Unito. Ebbene volete sapere quando le verrà data la cittadinanza inglese? Provate ad immaginare voi direste alla nascita? ...sbagliato!!!! Al compimento del 16º anno d'età se dimostrerà di aver sempre risieduto nel Regno Unito...

    Stessa cosa succede in Germania ed Olanda...Ma di che cosa parlate voi...delle favole...abbiamo un paese che è un colabrodo per l'immigrazione. Il paese che attira l'immigrazione meno qualificata e disposta a tutto persino attraversare il mediterraneo con la propria donna in cinta per partorire in Italia ed ottenere l'immediata cittadinanza....

    Povera Italia....!!!

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  6. Se Grillo ha sparato 5 righe senza senso tu ne hai sparate molte di più. Hai risposto a delle righe approssimative poco chiare con altre meno chiare. Grillo fascista? Movimento come Lega? Ma per favore, ha parlato dei cpa, del reato d'immigrazione e molto altro. Invece di scrivere tutto ciò potevi chiederti che vuol dire cittadinanza ai nati in Italia, i genitori devono avere regolare permesso? No? Potevi ricordare ai lettori che già esiste uno ius soli che scatta a 18 anni, che anche la "perfetta" Germania vuole almeno 3 anni di permesso per i genitori per dare la cittadinanza ad un bambino. Anche io potrei dire CITTADINANZA SI ma che vuol dire? Il PD ha valutato veramente gli effetti di tutto ciò o è solo buonismo, di quel buonismo che non paga come si è visto in Olanda? Perché prima di attaccare non s'informa veramente?

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  7. Ed aggiungo, cittadinanza agli immigrati nati in un paese a prescindere dalla condizione dei loro genitori è una gran cosa e sarei fiero se il mio paese potesse offrire una cosa del genere, anche perché sarebbe il primo, ma chiediamoci se l'Italia allo stato attuale può offrire questa cosa, secondo me no.

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  8. ma certo, c'è un idealismo che rinchiude la tua mente. quando sarai guarito dal vendolismo, allora capirai che sono capaci tutti di fare i finocchi col culo degli altri. sono capaci a sinistra di difendere ideali in nome del 'sociale' e sono capaci a destra di terrorizzare i terrorizzabili, in nome della conservazione. è quando il problema ce l'hai in casa che è più difficile farlo. permettere la cittadinanza ad un immigrato è folle. è un controsenso. eliminare le cittadinanze sarebbe giusto. inoltre noi facciamo purtroppo parte dell'europa, non credo che possiamo decidere in solitudine, che dici?

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  9. @Mizio

    Vivo in Canada da 5 anni. Sono Italiano nato in Italia. Mia moglie è canadese perchè nata in Canada (ius soli). Ma, essendo nata da immigrati italiani, è anche Italiana (ius sanguinis). I miei 2 bimbi sono canadesi perchè nati in Canada ed anche Italiani perchè nati da genitori Italiani. Perchè loro avrebbero "più diritto" ad essere Italiani risspetto ai figli, nati in Italia, di non-Italiani?
    Io personalmente sono attualmente un Permanent Resident in Canada, ovvero l'equivalente di un immigrato regolare con permesso di soggiorno, ottenuto dopo 9 mesi di trafila burocratica (in cui, manco a farlo apposta, la parte più burocratica è stata quella che ha coinvolto le istituzioni italiane). Ora che ho vissuto per 3 anni da Permanent Resident posso fare (ed ho infatti fatto) richiesta per diventare cittadino canadese (mantenendo oltretutto la cittadinanza italiana).
    Il Canada è uno dei Paesi in cui la qualità di vita è migliore al mondo (lo dicono le statistiche internazionali). È un paese in cui l'immigrazione è altissima (e regolamentata) e che vuole immigrazione qualificata. È inoltre uno dei Paesi "occidentali" che meno ha subìto la crisi finanziaria globale (ovviamente l'ha subìta, ma meno degli USA o dell'UK).

    Appunto perchè hai scelto (o dovuto) trasferirti in un altro Paese, dovresti capire perchè un genitore vuole che il proprio figlio si cittadino (con annessi diritti e doveri) di quel Paese.

    Prova a parlare con il tuo rappresentante in parlamento lì in UK, e digli come la pensi.
    Ah, già...ma forse non puoi perchè lì tu sei invisibile... È una bella sensazione, vero?

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  10. per grillo è più importante una cavolo di rete wiki della vita di un bambino innocente..

    Abbiamo la risposta ora... Dopo berlusconi è tempo di grillo...

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  11. mi stupisce lo stupore? che Grillo, o meglio Grillusconi, fosse nient'altro che l'ennesimo populista italiano è evidente...o, no?

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  12. se c'è un argomento non ideologico, è proprio questo. son questioni molto pratiche. anzi, secondo me l'ideologia c'è, ma in chi è contrario. e comunque in germania c'è un sistema misto molto simile alla proposta sarubbi-granata: isu soli per i figli di stranieri di cui almeno uno in italia da 5 anni come regolare

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  13. Perché uno che vive in italia da tanti anni dovrebbe avere la cittadinanza a posto di chi ci vive da meno anni ma è molto simpatico? E chi subito adotta una dieta mediterranea deve aspettare come chi va avanti a cous cous? Perché conoscere a memoria i film di Alberto Sordi non dovrebbe costituire titolo preferenziale?
    Qualsiasi criterio si adotta è sbagliato, perché è sbagliato ciò che si vuole regolare, la cittadinanza, che, essendo un discrimine per stabilire chi può stare in un posto e chi no, è una cosa stupida, e non può farsi apparire più intelligente arzigogolando delle regole più sofisticate. Beppe Grillo non ha più torto di qualunque altro soggetto che intenda regolare la cittadinanza.

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  14. Non sono un esperto, ma questa affermazione:
    La cittadinanza a chi nasce in Italia, anche se i genitori non ne dispongono, è senza senso.
    che è poi il concetto del post di Grillo mi sembra difficilmente confutabile, mi sbaglio?

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