Matrimonio: lo difendete perché non ci credete?

Aiutatemi a capire una cosa: se ci sono due persone che convivono, non importa di quale sesso siano, e viene approvata una legge che consente loro di attribuirsi reciprocamente dei diritti senza nulla togliere a quelli degli altri, in che modo tale circostanza potrebbe danneggiare le coppie che invece decidono di sposarsi nel modo tradizionale?
L'unica spiegazione con un minimo di costrutto che riesco a darmi -perché altre non ne vedo- è che l'introduzione di un'alternativa possa indurre chi avrebbe scelto il matrimonio ad optare per uno strumento diverso, e che quindi i sostenitori della "famiglia tradizionale" facciano di tutto per evitare questo rischio.
Se così fosse -e dev'essere così, altrimenti gli anatemi del papa non avrebbero alcun senso logico- se ne dovrebbe dedurre che la diffusione del matrimonio, a detta dei suoi stessi fautori, dipende in larga misura dal fatto che si tratta dell'unica scelta possibile.
Il che equivale a dire che chi si straccia le vesti in favore della "famiglia tradizionale" ci crede tanto poco da considerare un pericolo qualsiasi alternativa.
Non è che sia un grande spot in favore del matrimonio, che ne dite?

Questo post è stato pubblicato il 13 settembre 2010 in ,,,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

30 Responses to “Matrimonio: lo difendete perché non ci credete?”

  1. Invece è un grande spot perché è destinato ad un vasto target di imbecilli che non capiranno mai queste delicatezze intellettuali.

    RispondiElimina
  2. Delicatezze intellettuali? Maddai, questa è logica da scuole elementari...

    RispondiElimina
  3. secondo me vedono le alternative come un grosso danno alle loro tasche...sposarsi in chiesa ha un costo più o meno elevato...un po' come il battesimo!!quindi,se togli il matrimonio,togli anche l'introito...bei discorsi da parte di chi ha scelto la povertà e la castità come linee guida della propria vita...continuano a non vergognarsi...

    RispondiElimina
  4. "e dev'essere così, altrimenti gli anatemi del papa non avrebbero alcun senso logico"

    Beh, cosa c'è di strano in questo?
    Quando mai un prete/vescovo/papa ha detto qualcosa di logico?

    RispondiElimina
  5. Stefano Fratta
    Aggiungo un'altra considerazione: chi dice che una convivenza e una relazione affettiva tra persone dello stesso sesso, sancita, regolata e tutelata da un quadro normativo, deve essere per forza una relazione omo-sessuale? Potrebbe essere una relazione castissima -sul modello di quella che passa tra la cattolicissima Susanna Tamaro e la sua convivente-compagna, che non oso pensare sia offuscata dalla torbida ombra del sesso.
    In realtà chi dice che tra le mura due persone -comunque assortite- che stipulano un patto comprendano in questo anche il sesso? Dove mai sta scritto? Non sarà che i preti pensano male di tutto perché in cuor loro sono un pochino troppo "sensibili" all'argomento o alla segreta tentazione?
    In sintesi: non sarebbe il caso che gli amici preti, che si fanno chiamare Padre ma non fanno figli, che non si sposano ma dettano regole sul matrimonio, si facessero un pochino i cazzi loro e non ficcassero il naso tra le lenzuola del prossimo?

    RispondiElimina
  6. il punto è che il matrimonio si 'stipula' per lo più in chiesa (anche se ultimamente il trend cambia)e questo implica tutta una serie di schiavitù nei confronti di santaromanachiesa che con forme alternative di unione viene a mancare.
    schiavitù a partire dal battesimo in avanti.
    venendo a mancare i punti di presa (senza il matrimonio classco), la chiesa perde non solo soldi ma anche potere. mica se lo possono permettere eh...

    RispondiElimina
  7. Insomma, la solita lagna, si accorgerà Ratzilla in Inghilterra quanto contano le sue visioni retrograde. e il corriere papista finio al vomito titiola "no a leggi contro la famiglia." Ma chi si sognerà mai di fare leggi contro la famiglia? Le leggi che riconoscono le coppie omosessuali e le famiglie di fatto sono leggi A FAVORE delle famiglie, quelle VERE, fondate sull'Amore e sulla solidarietà. Che leggi che prevedono modelli alternativi di famiglia siano "contro la famiglia" è una abietta MENZOGNA detta da un papa che per anni ha coperto preti pedofili che attentavano alle famiglie abusando dei suoi membri più deboli.
    RATZINGER, VERGOGNA!

    RispondiElimina
  8. Buffo che chi ha " scelto" il celibato ( ma è normale, in un umano normale, tale scelta ? ) la meni tanto sul sesso e matrimonio...aree sconosciute per queste persone?
    Per come la vedo io : questi sono pazzi, come chi dice che se tagli i capelli insulti "Dio ) ( i Sick ) , o che se divori un pollo va bene, ma se tocchi un manzo tremila " Dei" ti inseguiranno per l' Universo ( Indù )... ecc. ecc..
    Si vestono in maniera buffa per i mei gusti ( scelta loro, mica mi interessa...), ma dicono cose davvero fuori dal mondo.....
    Piero T. Kerios3@hotmail.it

    RispondiElimina
  9. La cosa più divertente (ma anche no, dipende dai punti di vista) è che lo stesso concetto di "matrimonio cristiano" ha subito un cambiamento radicale ai tempi del Concilio tridentino.
    Prima era molto più light e il sacerdote faceva solo da notaio; in questo modo però l'avventuriero di turno poteva diventare ricco sfondato sposando la ricca ereditiera senza il consenso dei genitori. Poi è arrivato Lutero a trasformare il matrimonio in un contratto più laico e più formale, e a quel punto la Chiesa cattolica è dovuta correre ai ripari irrigidendo a sua volta il sacramento (con divieti, obblighi, necessità di firme e controfirme) per evitare che i nobili si convertissero a frotte allo scopo di salvaguardarsi il patrimonio (decreto Tametsi).
    Pura convenienza economica, insomma. Però non ditelo a quelli di Pontifex.

    RispondiElimina
  10. Infatti non c'è alcun senso nel ritenere le coppie gay una minaccia per quelle "tradizionali"! L'obiettivo è di bombardare la gente con sempre la solita frase, giocare con la paura e l'ignoranza del popolino et voilà, ti ritrovi con una menzogna innalzata a verità.

    RispondiElimina
  11. PEr me il timore vero della chiesa consiste nel fatto che il matrimonio viene visto come la base e il fondamento di una delle poche cose che in Italia è ancora sacralizzata (nel senso di intimamente rispettata ed interiorizzata come valore): la famiglia.
    La chiesa, rendendosi garante della validità dell'unico matrimonio (a loro dire, ovviamente) valido, spostano su di loro questa sacralità, se ne nutrono di valore riflesso, e ciò alimenta in tutti i sensi il loro potere.
    Tanta più gente si sposa e vive una vita felice, piena, realizzata, senza bisogno di loro, tanto più il loro potere viene indebolito.
    Vedere una coppia, specialmente quelle gay da loro osteggiatissime, che possa vivere una vita felice, in fedeltà e rispetto reciproco, senza bisogno dei loro crismi, può far pensare a chiuque "ma allora il rito cattolico non serve a nulla"!

    Silvia

    RispondiElimina
  12. Quoto in pieno naima: è una questione di potere sulle masse.
    Aggiungo questo: Per la chiesa il solo fine del matrimonio era la procreazione. Solo in tempi "recentissimi", cioé dal concilio Vaticano Secondo, questa concezione è stata rivista introducendo anche il rapporto di coppia (aiutarsi, crescere insieme e soprattutto amarsi).
    Questa rivisitazione, però, sembra non trasparire dai messaggi ufficiali del clero. E dire che dovrebbero essere proprio loro a spiegare ai cristiani come stanno le cose.
    Tristezza.
    P.s. qualcuno di voi sa quale sia la percentuale di "divorzi gay" e quella di "divorzi etero"?
    Se la prima è sensibilmente più piccola della seconda, come sospetto, questo potrebbe fornire un ulteriore spunto di riflessione.

    RispondiElimina
  13. http://persichettibros.wordpress.com/2010/07/08/comicus-it/

    (giuro che l'idea è precedente, o quanto meno indipendente)

    RispondiElimina
  14. Secondo me Pina Ratzinga è solo gelosa dell'universo. Poveretta.

    RispondiElimina
  15. La famiglia naturale è quella composta da un uomo ed una donna unita da un matrimonio. Essa è la cellula della vita sociale e tutte le altre diverse forme sono aberrazioni della famiglia, dei falsi surrogati o delle deviazioni. Le coppie gay sono un'unione, ma non potranno mai essere una famiglia. Basta con il relativismo, occorre seguire la via indicata dalla tradizione.
    Non ci fate passare la cacca per nutella, la famiglia è la famiglia, il resto è qualcos'altro. Poi esistono pure le persone che mangiano la cacca, ma non fatecela passare come un budino danone!!

    RispondiElimina
  16. Infatti quelle famiglie composte da un padre vedovo non sono famiglie. Quelle dove i nonni vivono con genitori e nipoti non e' famiglia. Quella dove gli zii allevano i nipoti perche' i genitori sono morti non e' famiglia. Le ragazze madri coi loro figli non sono una famiglia. Le famiglie allargate che erano cosi' comuni anche in Italia fino a pochi anni fa in realta' non erano famiglie... il vocabolario Garzanti definisce famiglia "insieme di persone unite da un rapporto di parentela o affinità; in senso più ristretto, il nucleo formato dal padre, dalla madre e dai figli,...".
    Per altro, che diavolo significa "naturale"? in natura si trovano esempi di tutti i tipi di "famiglia" possibili e immaginabili, compresa quella omosessuale!

    RispondiElimina
  17. @Anonimo : si parla di amore e condivisione, mica di un " Reparto riproduttivo"... mia Moglie non può più avere figli, dovrei ripudiarla? Ma per favore, provaci solo a dirlo e magari avrai una risposta molto poco diplomatica.
    La Famiglia è dove due persone si amano. Tre...quattro...stesso sesso? beh, non condivido, non capisco ma le rispetto...
    Sveglia, usciamo dai facili schemi che risparmiano l'uso dei tre neuroni funzionanti che abbiamo ...

    Piero T.

    RispondiElimina
  18. ci mancava l'anonimo che ci viene a parlare di familia tradizionale. Peccato, e' un mondo inesistente, quello vero,del 2o10 conta almeno 30 tipologie di matrimonio e di composizione famigliare. E non sto parlando del matrimonio col morto degli yoruba o del sororato dei Masai ma di tipologie presenti nelle societa occidentali, come le famiglie estese della Grecia o il clan toyotista del Giappone. Anacronismi che pero' vengono imposti e forzati come unica normalita' possibile.

    RispondiElimina
  19. @anonimo: mio padre è morto nel 2008,e da allora in casa siamo 4 donne: mia madre e le mie due sorelle.secondo la tua (il)logica retrograda noi non formeremo una famiglia,giusto?
    mentre le famiglie dove ci sono casi di pedofilia, quelle sono famiglie serie, nel pieno rispetto della virtù cristiana,giusto?
    il matrimonio e la costruzione della famiglia si deve basare sull'amore che hai per la\il tua\o partner, non su un credo religioso. io non credo nel matrimonio, ma l'altro giorno ho chiesto alla mia compagna di sposarmi, perchè sento che il matrimonio è il giusto coronamento di quello che provo per lei.

    RispondiElimina
  20. secondo me non è nemmeno una questione di potere o economica, credo che l'influenza della chiesa sul popolo non dipenda dal matrimonio, come nemmeno il suo maggior introito.. secondo me si avvicina più a una mossa di marketing, distogliere l'attenzione, puntare su qualcosa che fa chiaccherare, basta che non si noti la meLMa nella quale è immersa..
    @piero T. potrei dire una castronata, ma se non sbaglio la sterilità non porta alla nullità del matrimonio, ma il non aver mai consumato si e - mi sembra - anche l'impotenza.. parlo di sacra rota eh...

    RispondiElimina
  21. scusate la banalità,
    ma non c'è nessuna ragione valida per difendere l matrimonio a prescindere da ogni buona logica, se non quella vecchia come il cucco:
    il matrimonio è il contratto con il quale si sancisce il passaggio del PATRIMONIO.
    ci sarebbero altri motivi?
    mah , fuor di questo ( e delle sue inenarrabili conseguenze ) non ne vedo molti altri ..

    Ileana

    RispondiElimina
  22. a voi manca la spiritualità, siete persone aride. Vedete solo l'aspetto patrimoniale. Non c'è religiosità in voi, non vedete l'aspetto sacro del vincolo, del giuramento, della promessa. Siete persone che relativizzano tutto, piatte dentro.

    RispondiElimina
  23. Ai religiosi invece manca un pò di apertura mentale per capire che al mondo non esistono solo loro!

    RispondiElimina
  24. Anonimo delle 12:40
    ma chi te lo ha detto che manchiamo di spiritualita'? il fatto di non condividere il concetto cattolico di famiglia e di matrimonio non significa essere persone aride, ma semplicemente persone che la pensano diversamente dalla chiesa cattolica. Lo stesso per la "relativizzazione". In cosa, di grazia, essere in grado di vedere il mondo da punti di vista diversi renderebbe piatti? Piatto secondo me e' uno che ha un solo punto di vista (peraltro nemmeno suo!) e che non vede (non vuole vedere) che al di la' del proprio piccolo orticello c'e' una meravigliosa varieta' di gente, opinioni, punti di vista, degna di essere conosciuta e rispettata (e protetta), anche se non si e' d'accordo (ovviamente in maniera reciproca).
    Sul resto hai ragione, almeno per quanto mi riguarda: non c'è religiosità in me, non vedo l'aspetto sacro del vincolo, del giuramento, della promessa. E allora?

    PS: il patrimonio e' cio' che, storicamente, ha portato all'istituzione del matrimonio per cui se c'e' chi vede solo l'aspetto patrimoniale (volente o nolente) e' proprio chi difende questa tipologia di contratto privato.

    RispondiElimina
  25. La materialità appiattisce, purtroppo. La spiritualità, invece, innalza l'animo umano. Voi riducete tutto ad una presunta libertà di essere, di esprimersi, di aggregazione l'uno con l'altro senza considerare che, in qualunque unione, se manca l'aspetto spirituale, sacro, di una intima e vera connessione di anime che va al di là del comune piacere di stare insieme, si è uniti ad un livello superficiale, proprio del mondo animale. Allora, seguendo questa via da voi indicata, non siete dissimili dalle bestie.

    RispondiElimina
  26. La materialità appiattisce... chi non ce l'ha!

    Solito ragionamento: "tu non aderisci alla dottrina cristiana quindi sei materialista, superficiale, bestia..." la solita presunzione di sapere come devono vivere le persone e i sentimenti che devono provare. Vivete come se aveste un occhio cieco, e non vedete meta' dell'orizzonte. Mi spiace per voi, spero che prima o poi vi deciderete ad aprirlo quell'occhio. Vi accorgerete che vedere non e' doloroso; che l'esistenza dell'altra meta' dell'orizzonte non vi toglie nulla, non minaccia la vostra esistenza. Esiste, semplicemente, come voi.

    RispondiElimina
  27. Introdurre le unioni civili causerebbe un cambiamento culturale di vaste proporzioni. cambierebbe il concetto stesso di famiglia. Ritengo che la famiglia tradizionale sia l'unica meritevole di riconoscimento giuridico per l'importante funzione sociale che svolge. Due amici possono anche decidere di vivere insieme per tutta la vita, ma la differenza tra due amici che vivono insieme e una famiglia difficilmente può essere messa in dubbio. Domenico

    RispondiElimina
  28. "Introdurre le unioni civili causerebbe un cambiamento culturale di vaste proporzioni."
    in realta' e' l'esatto contrario: le unioni civili vanno introdotte perche' il cambiamento culturale e' gia' avvenuto!

    "cambierebbe il concetto stesso di famiglia."
    il concetto di famiglia e' gia' cambiato decine di volte nel tempo e nello spazio

    "Ritengo che la famiglia tradizionale sia l'unica meritevole di riconoscimento giuridico per l'importante funzione sociale che svolge."
    questa e' una tua opnione, degna di rispetto, ma non necessariamente condivisibile. E uno stato dovrebbe tutelare i diritti di tutti i suoi cittadini, indipendentemente dalle opinioni dei singoli individui

    "ma la differenza tra due amici che vivono insieme e una famiglia difficilmente può essere messa in dubbio"

    certo, ma due persone che si amano non sono solo amici e hanno tutto il diritto di vedere riconosciuta la loro unione

    RispondiElimina
  29. il fatto che diversi tentativi di introdurre le unioni civili siano falliti mette in dubbio l'avvenimento di questo cambiamento culturale.

    il fatto che il concetto di famiglia sia cambiato spesso non significa che questo debba ancora succedere e che sia un bene che accada. del resto non tutto ciò che viene dopo è progresso.

    sarebbe opportuno chiarire di quali diritti stiamo parlando dal momento che le coppie di fatto per ottenere alcuni diritti non devono necessariamente essere riconosciute dallo stato.

    sull'ultimo punto vorrei porre alcune questioni: per quale motivo andrebbero riconosciute solo le unioni civili basate sull'amore? che differenza c'è tra una coppia omosessuale e una coppia di amici? e perchè non legalizzare anche la poligamia? che cosa intendete per famiglia?
    nel momento in cui viene meno il principio che l'unica famiglia esistente è quella tradizionale è del tutto legittimo porsi queste domande. per questo motivo il pontefice ha parlato di "confusione dei valori della società". Domenico

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Poll

Powered by Blogger.

Popular Posts

Followers

Blog Archive

Subscribe

Labels

Sponsor

Random Post