Archive for marzo 2010

6 Presidenti con le palle

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Vogliamo fare un po' un quadro dei 6 neoeletti/riconfermati Presidenti delle regioni Pdl/Lega? Dal Nord al Sud, ecco a voi la carrellata:
Roberto Cota, gladiatore della vita (quella nordica, si intende):

Sono per la difesa della vita e penso che la pillola abortiva debba essere somministrata quanto meno in regime di ricovero. [Domanda: "ma quindi quelle pillole che la Bresso aveva ordinato e che sono già arrivate in Piemonte, rimarranno nei magazzini?] Eh sì, per quanto potrò fare io sì.

Roberto Formigoni, l'imperatore eletto illegalmente, la cui storia parla per lui:
L'esperienza di Gioventù studentesca prima e di Comunione e Liberazione poi hanno rappresentato il terreno fertile su cui è germogliata la mia passione per la politica.

Luca Zaia, il pupillo di Bossi e il recordman di queste elezioni:
Mi sarò el Presidente de tuti; e par tuti me darò da far e tuti scoltarò!
[Sarà pure il Presidente di tutti, ma per esserlo la prima regola è farsi capire dalla gente. Si capisce bene, se il Presidente comunica con i suoi cittadini in veneto, chi ne rimane fuori]

La Presidente più discussa su questo blog, Renata Polverini, che mette subito le mani avanti alla maniera destrorsa:
Quando sarò presidente della Regione Lazio non ci saranno né spinelli in vendita nelle farmacie [spinelli nelle farmacie?!], né stupefacenti distribuiti su prescrizione medica.

Stefano Caldoro, inarrivabile per le qualità del suo primo sostenitore, Nicola Cosentino:
Una svolta storica che ci carica di una pesante responsabilità in una regione che fino a poco tempo fa era considerata un feudo rosso e dove era impossibile l’alternanza. Ora tocca mettersi al lavoro.
[Sono solo io, o il "tocca mettersi al lavoro" di Cosentino inquieta alquanto?]

Allora finiamo in bellezza con la Calabria di Giuseppe Scopelliti. Quando dico bellezza, intendo proprio bellezza, quella della sua candidata "velina" Italia Caruso: Ragazzi, non c'è che dire: si apre per le nostre regioni un periodo di progresso e prosperità.
Siamo proprio in buone mani.

Il magazzino delle coscienze

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cota
Da una parte c'è chi non fa in tempo ad vincere e già comincia ad imporre la propria coscienza su quella dei suoi avversari: dall'altra, invece, c'è chi continuerà a battersi per il diritto di tutte le donne, senza distinzione di orientamento politico, a decidere sul proprio corpo e ad abortire soffrendo il meno possibile.
Questa, governatore Cota, è la differenza tra voi e noi: provi a chiuderla in un magazzino, se le riesce.

Santa Romana Chiesa Nord

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Rino Fisichella, presidente della pontificia Accademia per la vita:

Anzitutto credo che dobbiamo prendere atto dell' affermarsi della Lega, della sua presenza ormai più che ventennale in Parlamento, di un radicamento nel territorio che le permette di sentire più direttamente alcuni problemi presenti nel tessuto sociale. Quanto ai problemi etici, mi pare che manifesti una piena condivisione con il pensiero della Chiesa.
Perbacco: non mi ero accorto che i nostri amici del Vaticano volessero distruggere i campi nomadi, approvassero chi va in giro a spruzzare disinfettante sugli immigrati, ritenessero il Natale un'occasione per terrorizzare gli stranieri, si fossero aperti ai riti pagani e considerassero Giovanni Paolo II un simoniaco al soldo di D'Alema.
Si vede che anche loro si sono aggiornati.

Meno tartaro per tutti

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(Nicole Minetti, soubrette e igienista dentale di Berlusconi, eletta nel listino di Roberto Formigoni al Consiglio Regionale della Lombardia)

Quando il Pci affonderà, verranno a galla tutti gli stronzi

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Sottotitolo: tutti sono invitati ad esser impietosi.

il tema mi sembra chiaro: com'è possibile che a gestire la "sinistra" italiana siano ancora D'Alema, Veltroni, Bersani, Fassino, Bettini, Franceschini, Bindi, Follini e via andando, ossia, la FGCI degli anni '70, i giovani DC (di sinistra) del tempo e qualche scheggia di provenienza FGSI? Non hanno mai vinto nulla, non hanno mai fatto un'analisi politica corretta, non hanno mai azzeccato una previsione, non hanno mai "conquistato" nulla per il loro "popolo" o elettorato, insomma sono un fallimento sul piano politico ed uno zero assoluto su quello intellettuale e progettuale. Han passato circa 40 anni, qualcuno un pelo di più, qualcuno un pelo di meno, a "fare politica", perdendo sempre ed arrivando in ritardo a tutti gli appuntamenti. Eppure la loro base non li mette ancora in discussione né, tantomeno, li caccia a pedate. Anzi, o se ne vanno volontariamente o nessuno li manda via.
Quindi la comune aderenza partitica, perché era la maniera per stare dallo stesso lato dello steccato. Ma una diffidenza intellettuale totale, la quale richiedeva quindi che l'apparato si autoselezionasse in base a puri criteri interni, criteri di apparato. Ed i criteri di apparato, specialmente se dell'apparato togliattian-stalisnista del PCI si tratta, sono quelli della fedeltà, dell'obbedienza, della mediocrità, del lavoro di corridoio. Niente voli pindarici, niente rischi intellettuali, niente sperimentazioni, niente critica, niente contaminazioni culturali: allineati e coperti, che presto o tardi si occupa la stanza dei bottoni (perché in quei termini pensavano e pensano). … L'innovazione politico-intellettaule viene quindi penalizzata sempre, la mediocrità burocratica sempre premiata. E questo processo di selezione dura dal 1950 al 1990, instancabile.
Negli anni del tramonto e dell'implosione si affaccia una generazione nuova davvero, quella selezionata completamente all'interno del partito, quella che nulla ha a che fare né con la resistenza né con i movimenti sociali e culturali degli anni '50-70. Arriva al potere agli inizi degli anni '90 il nuovo gruppo dirigente del PCI. Essi sono il nulla allo stato puro.
Quando arriva il tracollo il meccanismo di autosalvaguardia dei "giovani" (hanno tutti 60 anni ora) della sinistra democristiana (Franceschini) della FGCI (tutti quanti) degli "enti" locali (Bersani) prende il sopravvento e il potere, il poco che c'è da prendere, facendo scemenze strabilianti e dovendo cedere su punti non banali che si rivelano fatali, la principale fu quella di allearsi a cretini (Pecoraro Scanio), venditori di fumo (Bertinotti), demagoghi (Di Pietro) e arrivisti (Mastella). Questi sono i fatti.
Le urne, guarda caso, hanno parlato chiaro ancora una volta e la cricca degli inutili ha provato ancora una volta la propria inutilità. Un terzo d'Italia non vota più, il resto preferisce il figlio di Bossi ai loro lacché locali.
Tutto il resto lo trovate qui.

Ps. Un amico mi scrive: "Penati, quello che ha perso le provinciali nella provincia meno leghista della Lombardia, è stato imposto alle Regionali giusto perchè le altre province lombarde erano più leghiste. Gli manca di provare a Palazzo Marino, poi c'è il Consiglio di Zona 10, poi l'assemblea di condominio...".
Dev'essere questo il "segno di inversione di tendenza" che ha in mente Bersani. Già.

Una parte del loro dovere

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Se l'italiano non è un'opinione, annunciare urbi et orbi di essere pronti a collaborare con le autorità civili e promettere una rigorosa selezione dei seminaristi equivale a dire due cose: primo, che fino ad oggi non si è fatto né l'uno né l'altro; secondo, che si cercano di far passare come atti di misericordiosa buona volontà i doveri civili cui dovrebbe attenersi qualsiasi cittadino e l'obbligo di controllo che incombe su chiunque si trovi a dirigere personale impegnato in attività particolarmente delicate come quelle educative.
In parole povere: potevate pensarci prima, e comunque quello che annunciate oggi è semplicemente una parte del vostro dovere.
Date retta, non è proprio il caso di impacchettarcelo come se fosse un favore.

Le elezioni della Sora Cesira, ovvero il multisala "Italia"

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L'Italia, date retta alla Sora Cesira, è come un cinema multisala.
La Sora Cesira ama il cinema, solo che, andandoci spesso con il consorte Plinio, spesso si ritrova in sale dove non vorrebbe stare.
La multisala è molto democratica. Ci puoi vedere il cinepanettocoglioncione, il film di nicchia, il film da recchia, il film di paura, d'ammore e di guerra.
C'è il bar dove i popcorn costano venti eurini e la cocacola sa di sciacquone, da un po' ci sono anche i wurstel di cuoio nel panino jeans.
Però c'è scelta, e dove c'è scelta pare ci sia democrazia.
L'Italia è così, anche se, pur essendoci democrazia, c'è meno scelta. Per le elezioni regionali si poteva scegliere fra la finta destra e la finta sinistra. Poi, in alcuni posti soltanto, si poteva scegliere anche per il finto centro.
Un tempo, quando la Sora Cesira e l'amato Plinio si recavano al cinema, si prendeva il giornale e si sceglieva il film.
Se arrivavi tardi o il film non ti piaceva o il bibitaro era morto o le poltrone erano sgarate, non ci potevi fare niente.
Quando la Sora Cesira e l'amato Plinio viaggiavano, c'era solo l'Alitalia a ottocentomilalire, pure per andare a Milano. Quando la Sora Cesira e l'adorato Plinio vedevano la Tv, c'erano solo quattro canali e qualche rete privata con la nebbiolina e le signorine nude che piacevano tanto a Plinio. Ciò nonostante, la Sora Cesira si sentiva libera e felice.
Improvvisamente, con quella che i giovanotti chiamano globalizzazione, deregulation, open mind, ma che so tutte 'ste parole, è arrivata un nuovo concetto di libertà.
Mia figlia Jolanda Sue Ellen la chiama " libertà 2.0". Io le ripeto spesso che se si prende questa libertà 2.0 pure a casa, le calo la mazzella fra capo e collo.
La Sora Cesira ha fatto tutta questa premessa per arrivare ad un punto un po' doloroso. La Sora Cesira si domanda come sia possibile che il 36 % degli abitanti di questo paese, pur avendo il dono di poter esprimere la propria opinione, non se ne sia avvalso.
Jolanda Sue Ellen ha provato a dire che lei non votava perchè andava al mare, ancora corre. La Sora Cesira le ha spiegato che nel secolo scorso, qualche decennio indietro, nessuno le avrebbe chiesto di esprimere un'opinione. La Sora Cesira le ha inoltre spiegato che ancora oggi, mentre lei spara cazzate su internet, c'è gente che muore perchè apre bocca. La Sora Cesira, ad un certo punto, le ha detto che se non tirava fuori subito la tessera elettorale e sgommava al seggio, le faceva del male fisico.
E' responsabilità di una madre, di una sorella, di un amico, di un conoscente, spiegare che la libertà di parola, informazione, voto, è un privilegio. Non si ha dalla nascita per diritto naturale. Si ha, a volte, dalla nascita, perchè c'è qualcuno che ha sputato sangue anche per noi.
E' responsabilità di tutti esercitare il diritto al voto e accettarne le conseguenze, nel bene e nel male. Bisogna avere rispetto per la maggioranza e, nel caso ci si trovi dall'altra parte, sostenere e difendere le proprie idee, quando si ha la fortuna di averne.
La Sora Cesira si scusa tanto per questo sfogo, ma, forse a causa delle caldane della menopausa, sta incazzata assai.

L'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio

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Via 99 Posse.

La notte della sconfitta

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Ore 23.00: in attesa dei risultati: Ore 23.17: c'è chi guarda quante preferenze ha preso: Ore 01.40: arriva la Bonino per confortare i suoi militanti della sconfitta: Ore 03.00: rientrando a casa, demoralizzata, vedo la campagna elettorale del candidato del Pd Carapella: ha imbrattato i muri della città con dei disegnini e la scritta "Doc". Non solo ha sprecato del tempo in una cosa inutile (chi potrebbe mai attribuirla a lui?), ma soprattutto dannosa: meglio per lui che i negozianti e gli abitanti dei quartieri imbrattati non vengano mai a sapere che il "fango" che ha sporcato i muri (che ho provato a mandare via "facilmente" come dicono loro, ma mi sono solo fatta male alle dita) sia attribuibile a uno che cercava il loro voto. Penso che a quel punto gli vorrebbero dare tutt'altro. E penso anche che forse è per questo che perdiamo: siamo dei marziani che parlano a dei terrestri (o, se volete, viceversa).

12.893

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Sono le preferenza totalizzate da Renzo Bossi, primo tra i candidati della Lega Nord a Brescia.
Quando si tratta di prendere voti, aver avuto tanti compagni di classe può essere determinante.

Violenza radicale

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Quello che vedete in piedi nella foto è Diego Sabatinelli. Volete mettere, la soddisfazione di sdraiarsi davanti a quello che si è sdraiato davanti a Milioni?

metilparaben impedisce il passaggio

Scusate, adesso funziona così?

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Vediamo se ho capito bene: due ragazzi violentano una loro compagna di classe durante l'ora di lezione, avvalendosi della preziosa collaborazione di altri 12 compagni che fanno da "muro" per impedire all'insegnante di vedere.
Si vede che sono invecchiato: ai miei tempi si stava in classe ognuno seduto al suo posto, e se qualcuno aveva l'alzata d'ingegno di alzarsi in piedi il professore gliene chiedeva perlomeno conto, pregandolo gentilmente di fare presto nel caso in cui l'iniziativa fosse motivata dalla necessità di chiedere una penna, un foglio di carta o un vocabolario a qualche compagno.
Dalla notizia che leggo, invece, pare che sia diventato normale potersene andare in giro qua e là a molestare le compagne e schierarsi in formazioni compatte di dodici persone in qualche punto imprecisato dell'aula, scatenando contestualmente una gazzarra tale da coprire non solo quello che sta succedendo dietro di sé, ma perfino i suoni (presumo che ve ne siano stati) di ripetute violenze sessuali: il tutto, badate, non durante l'assenza dell'insegnante, ma addirittura mentre è in corso un'interrogazione.
Ragion per cui, mentre auspico che i responsabili della vicenda vengano puniti tutti (tanto i violentatori quanto quelli che facevano da "palo"), mi sorge spontaneo un interrogativo, che giro ai lettori più giovani non senza scusarmi del timido rigurgito di autoritarismo che lo ispira: stupro a parte, è davvero questo il modo in cui si usa stare a scuola di questi tempi?

Giuseppe Uva: ecco i dettagli dell'ennesimo "caso Cucchi"

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Ricevo da Luigi Manconi e volentieri (si usa dire così, ma in questo caso è un eufemismo) pubblico.

Alle ore 11:10 del 14 giugno 2008 (attenzione alla data), Giuseppe Uva, 43 anni, gruista, muore nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Circolo di Varese. Intorno alle 3:00 di quella stessa notte Uva e l’amico Alberto Biggiogero erano stati fermati in stato di ebbrezza da una pattuglia dei carabinieri. Portati nella caserma di via Saffi, erano stati separati e Biggiogero, dalla sala di aspetto, aveva potuto ascoltare per ore le grida strazianti dell’amico. Intorno alle 6.00, poi, Uva era stato ricoverato nel pronto soccorso dell’ospedale: da qui, trasferito in psichiatria e sottoposto al trattamento sanitario obbligatorio e alla somministrazione di farmaci incompatibili con il suo stato etilico. Da qui la morte. Questi i fatti essenziali (tutte le circostanze e le testimonianze si trovano nel sito innocentievasioni.net).
Per quasi due anni le indagini sono state completamente ferme. Dopo che l’opinione pubblica e i familiari di Uva hanno sollevato con forza il caso, ecco la prima iniziativa della Procura: ieri un giornalista della Prealpina e uno della Provincia di Varese sono stati sentiti da un Pm per "sommarie informazioni testimoniali" (evidentemente i loro articoli non sono stati apprezzati in Procura). Ma non è stato ancora mai ascoltato il principale testimone, Biggiogero. Si spera che accadrà presto, così come ci si augurano nuove indagini e nuovi rilievi autoptici, per rispondere ai molti quesiti rimasti elusi. Questi i principali:

  1. esisteva un rapporto pregresso tra Uva e un appartenente alle forze dell’ordine? Testimonianze delle ultimissime ore parlano di una relazione tra Uva e la moglie di un carabiniere: e questo spiegherebbe il risentimento personale che determinò l’accanimento persecutorio di quella tragica notte;
  2. come mai l’autopsia sul corpo di Uva non ha contemplato gli esami radiologici necessari a individuare eventuali fratture?
  3. Perché non sono state considerate le dichiarazioni del comandante del posto di polizia presso l’ospedale? Quest’ultimo ha scritto che la morte di Uva non sarebbe "un evento non traumatico"; che è rilevabile "una vistosa ecchimosi rosso-bluastra" sul naso e che "le ecchimosi proseguivano su tutta la parete dorsale"; che il corpo di Uva risultava privo degli slip e che sui suoi pantaloni "si evidenzia tra il cavallo e la zona anale una macchia di liquido rossastro". Fatto confermato dalla testimonianza della sorella che afferma di aver visto "tracce di sangue dall'ano".
Siamo in presenza, come si vede, di un altro (l’ennesimo?) "caso Cucchi". Balzano agli occhi le analogie.
La prima: Uva e Cucchi subiscono violenze mentre si trovano nella disponibilità di apparati statuali, che hanno come primo dovere istituzionale quello di garantire l'incolumità di chi si trovi sotto il loro controllo (è questo che fonda la legittimità giurido-morale dello Stato).
Ancora: Uva e Cucchi, a seguito delle violenze subite, vengono ricoverati in una struttura sanitaria pubblica. Qui trovano la morte a causa di precise responsabilità del personale medico.
Infine: nel caso di Cucchi e di Uva (ma anche in quello di Marcello Lonzi e Giovanni Lorusso e di molti altri ancora), a rompere il muro del silenzio è una figura femminile, madre o sorella della vittima che trova in sé la forza, disperata e intelligente, per fare del proprio dolore più intimo un’occasione di denuncia pubblica.
Lunedì scorso, il procuratore capo di Varese, Maurizio Grigo, ha convocato una conferenza stampa per affermare che "il 30 settembre 2009, la Dott.ssa Sara Arduini ha aperto un nuovo procedimento proprio per verificare le nuove accuse della famiglia e le dichiarazioni rese dal Sig. Biggiogero". In altri termini ha ammesso candidamente qualcosa di enorme: la testimonianza, dettagliata e puntualissima, resa da Biggiogero il 15 giugno 2008 ha indotto il magistrato ad aprire un fascicolo contro ignoti il 30 settembre 2009. Ovvero a distanza di oltre 15 mesi dall’evento. E a distanza di quasi 6 mesi dall’apertura di quel fascicolo, come si è detto, quel testimone prezioso ancora non è stato ascoltato. Così come non sono stati ancora interrogati i carabinieri e i poliziotti presenti in caserma quella notte.
Come dire: i tempi della giustizia.

Rivoluzione (in attesa)

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Ve la ricordate? E' Sara Giudice, quella che si era lamentata perché non era stata messa in lista:

Non so più se faccio bene a proseguire il mio lavoro impegnandomi quotidianamente. A me pare infatti che altrove i giovani crescano e abbiano spazio. Mi piacerebbe che anche il partito in cui lavoro e che amo credesse in me e nei giovani che davvero si impegnano e fanno un serio percorso di militanza.
Una carezzina e una passeggiatina, e la ragazza si è calmata in un attimo.
I giovani e la rivoluzione. Forse nel Pdl il dissenso dura il tempo di attesa di una poltroncina.
Che volete farci, è il fascino della libertà.

Avanti il prossimo (15)

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Un altro caso di ordinaria disperazione: ma tanto era un carcerato, e pure tossico.
Fosse stato pure negro avremmo fatto filotto.

  1. Pierpaolo Ciullo, 39 anni - 2 gennaio - carcere di Altamura (BA), asfissia con gas;
  2. Celeste Frau, 62 anni - 4 gennaio - carcere Buoncammino di Cagliari, impiccagione;
  3. Antonio Tammaro, 28 anni - 7 gennaio - carcere di Sulmona (AQ), impiccagione;
  4. Giacomo Attolini, 49 anni - 8 gennaio - carcere di Verona, impiccagione;
  5. Abellativ Sirage Eddine, 27 anni - 14 gennaio - carcere di Massa, impiccagione;
  6. Mohamed El Aboubj, 25 anni - 16 gennaio - carcere S. Vittore di Milano, asfissia con gas;
  7. Ivano Volpi, 29 anni - 20 gennaio - carcere di Spoleto, impiccagione;
  8. Cittadino tunisino, 27 anni - 22 febbraio - carcere di Brescia, impiccagione;
  9. Vincenzo Balsamo, 40 anni - 23 febbraio - carcere di Fermo, impiccagione;
  10. Walid Aloui, 27 anni - 23 febbraio - carcere di Padova, impiccagione;
  11. Rocco Nania, 42 anni - 24 febbraio - carcere di Vibo Valentia, impiccagione;
  12. Roberto Giuliani, 47 anni - 25 febbraio - carcere di Rebibbia (Roma), impiccagione;
  13. Giuseppe Sorrentino, 35 anni - 7 marzo - carcere di Padova, impiccagione;
  14. Angelo Russo, 31 anni - 10 marzo - carcere di Poggioreale a Napoli, impiccagione;
  15. Detenuto italiano, 47 anni - 27 marzo - carcere di Reggio Emilia, asfissia on gas.

Lockerbie che?

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L'Italia all'estero è anche Silvio Berlusconi che bacia la mano di Muammar Gheddafi durante il recente meeting della Lega Araba

L'amore è contagioso

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Il bel paese dei casi isolati

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La cosa curiosa è che in Italia, a quanto pare, non è ancora stato ufficialmente aperto un "caso preti pedofili", come invece è successo negli Stati Uniti, in Irlanda e in Germania.
Evidentemente secondo il Vaticano tutto quello che continua a venir fuori non è ancora sufficiente.

Hyde Park 2.0

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Domani a partire dalle 11:30 sulla web tv radicale Virginia Fiume ed io daremo vita, insieme a tutti voi, ad una versione 2.0 di Hyde Park: chiunque disponga di una webcam, di una connessione internet e di Skype, infatti, potrà intervenire in diretta video e avrà 5 minuti di tempo per dire quello che vuole senza censura.
Allora, siamo intesi? Vi aspettiamo domattina, e mi raccomando: preparate accuratamente il vostro intervento, scrivetelo, leggetelo e ripetetelo due o tre volte in modo da mandarlo a memoria.
Poi collegatevi, strappate il foglio e dite tutto quello che vi viene in mente.

That's all folks!

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Berlusconi -  That's all folks

Cittadini caschi blu: se l'Onu non interviene, pensiamoci noi!

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L'emergenza-legalità in queste elezioni è più evidente che mai. Tutto il processo elettorale è viziato: dalla presentazione delle liste fino all'ultimo abuso di Berlusconi, che nei giorni finali della campagna elettorale si sta appropriando di tutti gli spazi televisivi, non solo sulle reti Mediaset ma soprattutto sulle reti del servizio pubblico.
I Radicali hanno sempre denunciato l'illegalità della partitocrazia italiana, ma adesso si è davvero superato il limite.
Roberto Saviano ha proposto ai cittadini di fare un monitoraggio morale, lanciando su Repubblica un appello cui hanno aderito circa 50 mila persone: partendo da quell'appello i Radicali rilanciano, e ti propongono di diventare un cittadino/cittadina-cascoblu, per vigilare sul regolare svolgimento del voto.
Non si tratta di una provocazione, ma di una proposta concreta: a questo indirizzo trovi un semplice vademecum che racchiude tutte le illegalità su cui i cittadini possono vigilare: se le riscontrerai nel tuo seggio, potrai segnalarcele compilando l'apposito form.
Ricorda: tutti gli elettori hanno il diritto di partecipare alle fasi di scrutinio del lunedì per poter controllare in prima persona il regolare svolgimento della conta dei voti. Ma possono fare molto altro: richiedere i verbali, vigilare sul silenzio elettorale, e in generale rilevare e denunciare tutte le irregolarità a cui assistono.
Insomma, gente, questa è la sfida: diamoci una mano e diventiamo noi stessi controllori della legalità e dello stato di diritto.
Se l'Onu non viene, pensiamoci noi!

Le misteriose candidature del Corriere

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E intanto il Corriere candida Forza Nuova nel Lazio.

Piccole differenze mediorientali

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Evidentemente tra due morti israeliani e due morti palestinesi, oltre a tutto il resto, c'è anche una notevole differenza di font.

Parla con Emma

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Ogni tanto una buona nuova

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Milano, 26 mar. (Adnkronos) - Il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia riunitosi ieri ha sanzionato Vittorio Feltri con la sospensione di 6 mesi. Sono andati a sentenza tre procedimenti disciplinari: il primo relativo al caso Dino Boffo, ex direttore del quotidiano Avvenire, il secondo in merito alla collaborazione continuativa di Renato Farina ai quotidiani Il Giornale e Libero durante la direzione dello stesso Feltri, il terzo in relazione alla pubblicazione di un articolo su Gianfranco Fini pubblicato il 14 settembre 2009 su Il Giornale.

Gli italiani sono fatti così

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Caro Bossi, cos'ha da dirci oggi sull'Europa pedofila?

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(Marco Cappato ha ragione: bisognerebbe proprio fargliela, 'sta domanda)

Dal palco romano di piazza San Giovanni il leader della Lega Umberto Bossi ci aveva informato dell'eroica azione di Berlusconi contro una fantomatica proposta europea (della quale non esiste traccia alcuna) sulla famiglia trasversale. Nelle ore successive lo stesso Bossi si è spinto più in là, individuando nell'Europa pedofila il nemico del blocco leghista-berlusconiano. Sempre in quelle ore, il capo della Conferenza episcopale Bagnasco si produceva nel suo intervento di campagna elettorale.
A questo punto, e alla luce di quanto pubblicato dal New York Times, c'è una domanda che vorremmo fosse posta al leader leghista, magari da parte di qualche giornalista -se ne sono rimasti di non impegnati a inginocchiarsi davanti a Berlusconi- di un telegiornale nazionale: "Caro Bossi, cos'ha da dirci oggi sull'Europa pedofila? La definizione di Europa utilizzata è geografica, politica o religiosa? Include o esclude il Vaticano?".
Sarebbe una domanda utile per sapere e far sapere a quegli elettori da lui stesso sollecitati su un tema così grave e importante.

(Dichiarazione di Marco Cappato, capolista della Lista Bonino-Pannella in Piemonte)

Emma, rock on!

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E adesso come la ri-mettiamo?

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pope
Dopo la ricostruzione dei fatti sul caso Murphy, il New York Times e lo Spiegel propongono un'altra interessante cronologia, stavolta relativa a una vicenda accaduta in Baviera tra il 1979 e il 1980:
  • un prete di nome Peter Hullermann, coinvolto in episodi di pedofilia, inizia una terapia riabilitativa con l'approvazione dell'Arcivescovo di Monaco Joseph Ratzinger;
  • pochi giorni dopo, tuttavia, all'attuale pontefice viene consegnata una nota nella quale si avverte che il sacerdote sta per tornare alla sua attività pastorale;
  • Ratzinger conduce una riunione nella quale vengono decisi il ritorno al lavoro ed il trasferimento di Hullermann;
  • il prete viene trasferito altre tre volte;
  • nel 1986 Hullermann viene condannato a 18 mesi di carcere con la condizionale per abusi sessuali su minori, ma continua comunque ad operare;
  • successivamente il prete viene nuovamente denunciato per un altro presunto episodio di violenza sessuale su un minorenne avvenuto nel 1998.
Ecco, questo è quanto. Le solite accuse senza fondamento dei laicisti, si dirà: eppure anche stavolta si citano documenti confermati da fonti ecclesiastiche, e non i deliri isterici di qualche blogger miscredente.
Mi piacerebbe che le risposte fossero altrettanto circostanziate.

Rai per una notte

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Streaming terminato

Stasera pago io

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Una curiosità: lasciando stare Canale 5 che è una società privata, la multa inflitta a Rai 1 la paga Minzolini o la pagano i contribuenti con il canone?
Così, tanto per sapere.

In quali mani

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Fermo restando che una malattia non sia cosa su cui ironizzare ( quantomeno non troppo ), rimango comunque perplesso da quanto "cotti" siano oramai i vari leader.
Qui non si parla più di ricambio quanto di rottamazione.

Meglio così

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Se vivessimo in un paese come quello che avrebbe voluto lui, nel quale i più deboli vengono dileggiati, insultati e umiliati, Pier Gianni Prosperini avrebbe trovato sotto l'ospedale una folla incarognita pronta a sputargli in faccia e a prenderlo per il culo, magari invitandolo sguaiatamente a "ciapa' su la lametta e andarsene al cimitero".
Per fortuna non è così: nonostante Prosperini e i suoi sodali, e con tutte le sue (gravissime) imperfezioni, questo continua ad essere un paese garantista, anche quando i diritti che si devono garantire sono quelli di chi fino al giorno prima faceva il giustizialista gradasso con i ladri di polli.
Io continuo a trovare rassicurante l'idea di vivere in un paese così: lui ringrazi il cielo di non essere riuscito a farlo diventare come voleva.
Oggi, che il più debole è lui, se la vedrebbe brutta assai.

MetilparaWebTv

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Nel giro di un paio di giorni su questo blog sarà possibile assistere a due eventi ai quali tengo molto: stasera a partire dalle 21:00, in diretta dal Paladozza di Bologna, "Rai per una notte"; domani a partire dalle ore 16:00, in diretta e con la possibilità di intervenire via webchat o con videomessaggi di 30 secondi, "Parla con Emma".
Buona visione.

Chi fa la spia non è figlio di Maria

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E adesso come la mettiamo?

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abuse

La sequenza degli eventi ricostruita e documentata dal New York Times, in estrema sintesi, è questa:

  • nel 1996 l'Arcivescovo di Milwaukee, Rembert G. Weakland, scrive due lettere al Cardinale Ratzinger, allora capo della Congregazione per la Dottrina della Fede, segnalandogli il caso del sacerdote Lawrence C. Murphy, che tra il 1950 e il 1974 ha molestato circa 200 bambini di un istituto per sordi;
  • Joseph Ratzinger non risponde, ma dopo otto mesi l'attuale Segretario di Stato del Vaticano Cardinale Tarcisio Bertone, che in quel momento è il suo vice, incarica i vescovi del Wisconsin di iniziare un processo canonico segreto finalizzato alle dimissioni di Murphy;
  • a questo punto Murphy scrive personalmente a Ratzinger, sostenendo di non dover essere processato perché, oltre ad essere in un precario stato di salute, nel frattempo si è pentito;
  • anche stavolta Ratzinger non risponde, ma sta di fatto che Bertone blocca il processo;
  • Murphy muore nel 1998 senza essere stato sottoposto ad alcun provvedimento disciplinare.
Non si tratta di semplici chiacchiere: a questo indirizzo è possibile visionare la corposa documentazione che il New York Times, dopo averla ottenuta dagli avvocati di cinque vittime Jeff Anderson e Mike Finnegan, ha pubblicato a sostegno della sua ricostruzione dei fatti.
Mi auguro davvero che stavolta qualcuno, anziché iniziare a blaterare generici anatemi contro la presunta volontà di distruggere la chiesa, si degni di rispondere al New York Times in modo altrettanto puntuale e documentato.
Ammesso e non concesso che possa farlo.

Il ruolo più eccitante della legge (*)

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E se tu la credevi vendetta, il fosforo di guardia segnalava la tua urgenza di potere, mentre ti emozionavi nel ruolo più eccitante della legge, quello che non protegge: la parte del boia.
Era il 1973 quando Fabrizio De André cantava questi versi in una canzone dell’album "Storia di un impiegato": da allora sono passati quasi quarant’anni, ma l’inclinazione ad esercitare il "ruolo più eccitante della legge", specie da parte di chi la legge dovrebbe farla rispettare, non sembra essere passata di moda.

Storie che una volta consumate fanno una gran fatica a venire a galla, e nei pochi casi in cui emergono hanno la spiacevole tendenza a rimanere ammantate da un bel drappo nero di silenzio e di omertà: Aldo Bianzino, Federico Aldrovandi e Stefano Cucchi sono soltanto i più noti (o i meno silenziati, fate voi) nomi di una lista che a voler essere puntigliosi (e in uno stato di diritto, per la verità, bisognerebbe esserlo) sarebbe assai più lunga ed inquietante.

Se tanto mi dà tanto

3 Commenti »


Tanta è ormai l'abitudine che son tentato di pensare che l'effettiva vincita non superi i 100 euro.

I commenti dell'amore

18 Commenti »

Riporto qui di seguito un paio di commenti al mio post di qualche ora fa:

MA CARI COMPAGNI GUARDATEVI A CASA VOSTRA COSA AVETE NELLE LISTE...CULATONI ..TRANSESSUALI..LESBICHE...EX BRIGATISTI...MAMMA MIA FATE PENA SOLO A PENSARVI ...STATTEVENE BUONI E BRAVI E PREPARATEVI AUN ALTRA TROMBATA.....LO SO LO SO CHE VI PIACE EEHHEHEHEH

SETE NA MASSA DE ROSICONI= COGLIONI NU N'AVETE PIU' ARGOMENTI,TANTO PRIMA O POI SPARIRETE V'E SENCHIAPPETTA DI PIETRO:SETE PIENI DE FROCI E LESBICHE E DE ROTTI IN C...LO

Non c'è dubbio, dev'essere senz'altro un simpatizzante del Partito dell'Amore.

Preparativi post Berlusconi

10 Commenti »

E intanto Fini continua a smarcarsi.

Un nugolo di famiglie

59 Commenti »

famiglia
Ricapitolando, scusandomi in anticipo per eventuali omissioni ed invitandovi a comunicarmi eventuali integrazioni: Silvio Berlusconi (Presidente del Consiglio), Daniela Santanchè (Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio), Andrea Augello (Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio), Elio Vito (Ministro dei Rapporti con il Parlamento), Umberto Bossi (Ministro delle Riforme per il Federalismo), Roberto Calderoli (Ministro della Semplificazione Normativa), Franco Frattini (Ministro degli Affari Esteri), Ignazio La Russa (Ministro della Difesa), Altero Matteoli (Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti), Roberto Castelli (Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti) sono divorziati, Sandro Bondi (Ministro dei Beni e delle Attività Culturali) è separato, Mariastella Gelmini (Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) è rimasta incinta prima di sposarsi, Vittoria Michela Brambilla (Ministro del Turismo) ha un figlio nato fuori dal matrimonio e Stefania Prestigiacomo (Ministro dell'Ambiente) ha sposato un divorziato.

Per essere una maggioranza che dovrà difendere i valori cattolici non c'è male.

Bugiardino spaziale per ansia locale /2

6 Commenti »

(o di come una donna di nome Sora Cesira, abitante di un pianeta lontano, vorrebbe aiutarvi senza offesa)



Cari co-abitatori dell'universo, eccomi di nuovo a voi.
Oggi, sempre con la speranza di non risultare presuntuosa e saccente, vorrei parlarvi di una questione che nel vostro paese è sulle prime pagine dei giornali.
Prima però, devo necessariamente ricordarvi che vi scrivo dalla provincia marziana di Hadaavedee, governata con misura e moderazione dal luminoso Stamomeyonoy.
Sulla "Menzonya", che il vostro vocabolario traduce come "rassegna stampa", ricorre spesso la parola "pedofilia".
Dopo varie ricerche su Wikivedee, siamo riusciti a trovare la traduzione esatta.
Ma cari coabitatori ...qual è il problema?! Qui da noi questa pratica è assolutamente legale!
Così come sono legali Muthuuo ( il vostro vocabolario traduce "rapina") e Skontrinoo ( trad. "evasione fiscale" ).
Qui su Hadaavedee le questioni sono ridotte all'osso e, grazie al saggio Stamomeyonoy e alla sua regale consorte Apphostocosyy, oggi affrontiamo le cose con estrema naturalezza.
So che la cosa può sembrarvi strana, ma vi basti pensare che qua, con gli opportuni permessi, tutto è possibile.
Vuoi praticare la pedofilia? Ti basta chiedere il consenso al bambino, poi alla famiglia del bambino, poi, come consiglio, agli antenati dei bambini che in tempi remoti l'avevano subita senza consenso.
Inoltre, per dimostrare che è pratica buona, il luminoso Stamomeyonoy impone (e guardate che lui non impone quasi mai) che l'aspirante "Vatikanyoo" ( trad. "pedofilo" ) si sottoponga per primo alle pratiche che intende perpetrare.
Una volta, tante "burokrazye" ( trad."Ventennio") fa, un Vatikayoo prese un bambino e lo costrinse a sè senza consenso.
Allora non regnava Stamomeyonoy, allora c'era il luminoso Mosokatzituaa, il quale per sua indole era poco incline all'indulgenza e alla comprensione.
Vi devo dire cosa fece?
Non credo sia il caso. Vi dico solo che da allora, mai più nessuno osò contraddire i "Cempionhzligh" ( trad. "verità insopprimibili" ) del nostro pianeta.
Sono certa che con un po' di pratica non sarete da meno. Noi qui, ma questo ormai lo sapete, siamo "Naantikkya" avanti.

Una vipera anticristiana vestita da suora

16 Commenti »

Di chi si parla? Ma di Emma Bonino, of course. Parola, fresca di giornata, dell'inimitabile Don Livio Fanzaga, Direttore di Radio Maria.


---
Grazie a Fanzagate per il file.

Tutta colpa nostra

12 Commenti »

Angelo Bagnasco, presidente della CEI, sulla questione dei preti pedofili:

Dobbiamo in realtà tutti interrogarci, senza più alibi, a proposito di una cultura che ai nostri giorni impera incontrastata e vezzeggiata, e che tende progressivamente a sfrangiare il tessuto connettivo dell’intera società, irridendo magari chi resiste e tenta di opporsi: l’atteggiamento cioè di chi coltiva l’assoluta autonomia dai criteri del giudizio morale e veicola come buoni e seducenti i comportamenti ritagliati anche su voglie individuali e su istinti magari sfrenati. Ma l’esasperazione della sessualità sganciata dal suo significato antropologico, l’edonismo a tutto campo e il relativismo che non ammette né argini né sussulti fanno un gran male perché capziosi e talora insospettabilmente pervasivi.
Ergo: se ci sono i preti pedofili la colpa non è della Chiesa, ma dei relativisti, dei gay, delle lesbiche, delle persone transessuali, di quelli che si battono per l'informazione sessuale, la contraccezione, la sessualità consapevole, i diritti e l'uguaglianza degli individui. Cioè degli altri.
Facile, no?

La sinistra che deride

11 Commenti »

Silvio Berlusconi, 23 marzo 2010:

Con i suoi esponenti di punta la sinistra offende, insulta, deride e calunnia.

Sempre Silvio Berlusconi, sempre il 23 marzo 2010:

Sapete perché Bresso è sempre di cattivo umore? Perché al mattino quando si alza e si guarda allo specchio per truccarsi, si vede. E così si è già rovinata la giornata.

Prosciutto di struzzo? (cioè un granchio di Metilparaben)

12 Commenti »

Barbara Venturi, assessore all'istruzione e alle politiche sociali del comune di Montecchio Maggiore, fornisce la sua versione sulla vicenda dei bambini messi a pane e acqua perché i genitori non pagavano la retta della mensa scolastica:

Non era un tozzo di pane, ma panini imbottiti al prosciutto e al formaggio per quelli che non mangiano carne di maiale.

Già che c'era, poteva aggiungere che c'era anche una bella mozzarella per quelli allergici ai latticini.
---
Update. Soloparolesparse ha ragione: credo che la frase debba intendersi con una "o" anziché una "e", oppure una virgola, dopo la parola prosciutto, di tal che la giustificazione dell'assessore risulterebbe perlomeno non contraria alla logica, come mi era sembrato nella fretta, pur rimanendo tutta da verificare nel contenuto e pur ammettendo, presa così com'è, una grave differenza di trattamento tra i bambini. Chiedo venia e lascio il post dov'è perché non mi pare elegante cancellare le mie tracce allorché, come può accadere, mi capita di prendere un granchio.

Non so... forse... credo... mah...

6 Commenti »


Non so da voi ma a casa mia si dice fare il finto tonto per non pagare il dazio.

Un bimbo di nome Silvio Berlusconi

11 Commenti »

Se la notizia può far sorridere, la motivazione fornita dal padre del bambino è francamente agghiacciante:

Credo di dovere a Berlusconi il mio permesso di soggiorno.

Capito? Lo deve a Berlusconi. Non alla democrazia, non allo stato di diritto, non alla legge. A Berlusconi. Come se fosse la benevola concessione di un sovrano assoluto, che dispensa generosamente favori a suo piacimento.
A quanto pare nell'immaginario collettivo (compreso quello degli stranieri) l'Italia sta repentinamente tornando ad essere una monarchia.
Senza bisogno non dico di un plebiscito, ma manco di una cagata di decreto legge.

Cristianità intermittente

11 Commenti »

Faccio sommessamente notare che la giunta leghista del comune di Montecchio Maggiore, nel quale ha avuto luogo questo edificante episodio, è la stessa che qualche mese fa non aveva potuto fare a meno di piazzare un crocifisso bello grosso davanti all'ingresso del municipio, allo scopo di difendere strenuamente i valori cristiani.
Che volete, si vede che stavolta se li sono dimenticati.

Osteria del Parlamento

6 Commenti »

Consulta: matrimoni gay, aperta udienza pubblica

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(ANSA) - ROMA, 23 MAR - Si e' aperta davanti alla Corte Costituzionale l'udienza pubblica sulla questione di legittimita' di una serie di articoli del codice civile che impediscono il matrimonio tra persone dello stesso sesso. L'argomento e' stato portato all'attenzione della Consulta da alcune coppie gay di Venezia e Trento alle quali l'ufficiale giudiziario ha vietato di procedere delle pubblicazioni di matrimonio. I ricorrenti affermano che nell'ordinamento non esisterebbe il divieto espresso al matrimonio tra persone dello stesso sesso in quanto tra i requisiti non e' prevista la diversita' di sesso. Nel ricorso si afferma che il divieto viola il principio costituzionale di uguaglianza tra cittadini ed e' in contrasto von le norme europee in materia. Ne deriverebbe inoltre una "irragionevole disparita' di trattamento" tra omosessuali e transessuali dal momento che a questi ultimi - dopo il cambiamento di sesso - e' consentito il matrimonio tra persone del loro stesso sesso originario. L'avvocatura dello Stato, costituitasi in giudizio per la presidenza del Consiglio, sostenendo l'inammissibilita' della questione, sottolinea, tra l'altro che, nel caso di accoglimento da parte della Corte, si produrrebbe una "operazione di manipolatura del tessuto normativo" che compete al legislatore. Il relatore della causa e' il giudice Alessandro Criscuolo. Il verdetto potrebbe essere emesso in giornata.
Vittorio Angiolini, già protagonista della battaglia costituzionale per Eluana Englaro, rappresenta di fronte alla Corte le ragioni dell'incostituzionalità del divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Bagnasco sa di aver invitato a votare per la Bonino?

6 Commenti »

Ineccepibile ragionamento di Marco Cappato:

Non si può che condividere l'importanza della questione posta nel suo intervento di campagna elettorale dal Presidente della CEI Bagnasco in materia di aborto, anche se i metodi da seguire sono l'opposto di quelli che il Vaticano da decenni indica. Per ridurre il numero di aborti c'è infatti un solo modo: proseguire nella strada intrapresa in Italia da oltre trent'anni grazie ai Radicali, la strada della legalizzazione e del controllo, contro l'aborto selvaggio e clandestino. E' così che sono stati dimezzati in trent'anni gli aborti nel nostro Paese. E molto di più si potrebbe fare investendo nell'informazione sessuale, liberalizzando l'accesso agli anticoncezionali, abolendo l'obbligo di ricetta medica per la pillola del giorno dopo. L'unico voto contro l'aborto, sia per ridurre il numero di aborti legali sia per combattere la piaga dell'aborto clandestino che ancora colpisce in particolare le giovanissime e le donne immigrate, è quello alla Lista Bonino-Pannella.

Non per coerenza, ma per necessità

3 Commenti »

Silvio Berlusconi si esprime ancora sulla vicenda delle liste elettorali nel Lazio:

Abbiamo mandato a combattere e morire per garantire il voto in Afghanistan e ci vietano di votare a Roma. Per coerenza dovremmo richiamare i nostri soldati.
Mi corre l'obbligo di ricordare che abbiamo mandato i nostri militari in Afghanistan per garantire che le procedure di voto si svolgessero in modo regolare, cioè per impedire che in quel paese accadesse ciò che in Italia qualcuno sta ostinatamente cercando di fare da tre settimane: far prevalere la prepotenza sulla legge e violare arbitrariamente le regole.
Il che, paradossalmente, mi conduce ad essere d'accordo con Berlusconi: forse dovremmo davvero richiamarli, i nostri soldati.
Non per coerenza, ma perché ci sarebbe un gran bisogno bisogno del loro aiuto anche qua.

Mobilitazione parrocchiale

7 Commenti »

Per avvalorare la recente esternazione del Santo Padre secondo cui "la Chiesa non si identifica in nessun programma politico", il parroco di San Tommaso ai Cenci a Roma ha avuto l'alzata d'ingegno di inviare ai propri parrocchiani questa mail:

In coscienza, quanti credono nell’amore, nella vita, nella famiglia non possono votare lo schieramento avversario, che nega concretamente tali Principi. (...) Anche l’ipotesi di astenersi dal voto, è una scelta inopportuna perché sono in ballo valori troppo alti ed è un momento molto critico in cui bisogna uscir fuori per difendere particolarmente i valori della vita e della famiglia e fermare la disgregazione ormai già in atto da molti anni nel nostro Paese. Per questo, si può essere convinti che nel Lazio è meglio votare l'attuale schieramento di Renata Polverini come nelle altre Regioni coloro che sostengono tali valori.
Che volete che vi dica? Manca meno di una settimana alla battaglia, e a quanto pare gli eserciti sono schierati in campo aperto.

Crociati compresi.

Chiamata e risposta

13 Commenti »

Berlusconi chiama:

Il Vaticano risponde:

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