Premio giornalistico "Un uomo, un perché". Capitolo 4): Antonio Socci

Carissimi,
la terza puntata del grande concorso, quella dedicata a Marina Corradi, ha registrato un altro plebiscito; la (notevolissima) frase premiata, che entra di diritto nella finalissima dei magnifici otto, è stata la seguente:

«Tocca al Papa difendere i fondamenti della civiltà».

Detto questo, veniamo alla tappa di oggi, che ha come protagonista un vero e proprio pezzo da novanta: sto parlando di Antonio Socci, editorialista di Libero e strenuo difensore dei valori cristiani. Lascio a voi il compito (arduo, per la verità) di scegliere la sua affermazione più geniale: quindi (come sempre) votate, votate, votate.
E stasera, per l'amor di Dio, concedetevi una mezz'ora di cilicio.
Dopo aver partecipato ad una nefandezza come questo sondaggio, mi sembra il minimo.

Questo post è stato pubblicato il 30 ottobre 2007 in . Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

10 Responses to “Premio giornalistico "Un uomo, un perché". Capitolo 4): Antonio Socci”

  1. Non mi parlare di quell'omo tremendo...
    Sarà un discendente di Torquemada.

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  2. Ne ho votata una a caso, davvero, perchè sono tutte citazioni da premiare. ;-)

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  3. Questa volta ho avuto pochi dubbi:
    "E se Gesù non fosse nato? Non ci sarebbero - per esempio - né università, né ospedali. E nemmeno la musica. (Libero, 24 dicembre 2006)"

    Perchè pochi dubbi? Perchè è l'unica che non mi abbia annoiato a morte. Non credevo, ma effettivamente tra tutte le cazzate prodotte quelle di Socci sono in assoluto le più banali e noiose

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  4. Contro Cristo non c'è nulla di personale da parte mia :), ma questa

    "E se Gesù non fosse nato? Non ci sarebbero - per esempio - né università, né ospedali. E nemmeno la musica. (Libero, 24 dicembre 2006)"

    ha del clamoroso. Non che le altre siano poi così da meno.

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  5. Da un giornalista ci si aspetta che conosca il significato delle parole.
    Dal dizionario Garzanti Linguistica, leggo la definizione:
    Laico:
    1) che non appartiene al clero.
    2) che si ispira a concezioni di autonomia rispetto all'autorità ecclesiastica.
    Definiamo quindi "clero":
    s. m. l'insieme delle persone che appartengono all'ordine sacerdotale e si dedicano al culto divino.
    Poiché il papa è vescovo di Roma e rappresentante della chiesa cattolica, c'è una contraddizione in termini. Se il papa non appartenesse al clero, non sarebbe papa.
    2) Il papa è il rappresentante dell'autorità ecclesiastica. Se, stando con la definizione dell'ottimo Socci, il papa si ispirasse a concezioni di autonomia rispetto all'autorità ecclesiastica, vorrebbe dire che sarebbe autonomo da se stesso. Il classico "qui lo dico e qui lo nego". Esilarante!

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  6. Naturalmente il nostro ignora che Ippocrate e Galeno erano pagani...

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  7. Posso votarle tutte? No? Allora voto l'ultima! - Comunque, sai una cosa... dopo lo speciale su Rondoni, anche Socci sembra un po' laico, eh.

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  8. Eeeh, no, controcorrente voto:

    "D'altra parte alla fine i crocifissi vincono sempre."

    perché quando l'ho letta non ho pensato a crocifissi come sostantivo, bensì come aggettivo, e ho macabramente riso.
    Adoro chi mi fa macabramente ridere!

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