Lezione terminale

Oggi, ragazzi, leggeremo in classe le motivazioni della sentenza sul caso Welby che ha prosciolto il 23 luglio scorso l’anestesista Mario Ricco dal reato di omicidio del consenziente:

La condotta di colui che rifiuta una terapia salvavita costituisce esercizio di un diritto soggettivo riconosciutogli in ottemperanza al divieto di trattamenti sanitari coatti, sancito dalla Costituzione. (...) L’imputato Mario Riccio ha agito alla presenza di un dovere giuridico che ne discrimina l’illiceità della condotta causativa della morte altrui e si può affermare che egli ha posto in essere tale condotta dopo aver verificato la presenza di tutte quelle condizioni che hanno legittimato l’esercizio del diritto da parte della vittima di sottrarsi ad un trattamento non voluto.
Allora, facciamo un po' di silenzio? Ce l'ho anche con te, Volontè, cosa credi? E tu, Binetti, la smetti o non la smetti di chiacchierare col vicino di banco? Buttiglione, la fai finita con quel Gameboy o te lo devo sequestrare? E poi basta ridere laggiù in fondo, io lo sapevo che quella cricca andava divisa dal primo giorno, Ferrara e Fini e Fassino, piantatela o vi mando a casa con una nota sul registro, e già che ci sono sospendo anche te, Giovanardi, fuori dalla classe ci parli quanto ti pare con Rutelli, ma qua dentro state zitti, va bene? Poi te, Pedrizzi, non ne parliamo, credi che non t'abbia visto che insieme a quegli altri due delinquenti di Casini e Bindi stai tirando i cartoccetti da un'ora? Insomma basta o vi sbatto dal preside tutti quanti siete!
Oh ecco, finalmente un po' di silenzio.
Allora, adesso venite alla lavagna e scrivete:

COSTITUZIONE
DIRITTO
DOVERE GIURIDICO
TRATTAMENTO NON VOLUTO
DIVIETO DI TRATTAMENTI SANITARI COATTI

Uno alla volta, perdio, e cento volte ciascuno.
Così vediamo se in un modo o nell'altro vi ci entra, in quelle zucche vuote.

Questo post è stato pubblicato il 18 ottobre 2007 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

3 Responses to “Lezione terminale”

  1. Bello il titolo, innanzitutto, una via di mezzo fra "malato terminale" e "analisi finale".
    La tua mente è una fucina, Ale. ;-)

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  2. Ancora una volta, la magistratura precede la politica.
    Non è del tutto negativo, visto che siamo abituati ad accontentarci di ciò che viene, ma la motivazione di una sentenza dovrebbe invece essere la logica interpretazione della cultura dello stato.

    (perdio?)

    RispondiElimina
  3. Solo un "appunto"

    Non sono zucche vuote ma volontariamente recalcitranti.

    RispondiElimina

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