Gogna e censura

Ammanettate e imbavagliate, un centinaio di prostitute sono state costrette a sfilare insieme ad alcuni clienti per le strade di Shenzhen, nel sud della Cina. Leggendo la notizia viene spontaneo rilevare che in Italia analoga gogna è riservata da Veltroni alle prostitute romane e ai loro clienti, che saranno ripresi da telecamere appositamente piazzate in alcune strade della capitale. Alcuni giorni fa si dava conto dell’intenzione, manifestata dal Ministro Fioroni e dal presidente del Garante della privacy Francesco Pizzetti, di dare un “giro di vite” ad internet: anche in questo caso il parallelo con quanto avviene nei paesi meno democratici, tra cui la Cina, appare tristemente inevitabile. Gogna e censura sono due facce della stessa medaglia: invece di regolamentare si proibisce, per poi additare al pubblico ludibrio chi infrange il divieto: ed è davvero inquietante rilevare come questi strumenti, che appartengono da sempre al repertorio dei regimi autoritari, vengano importati con disinvoltura anche nel nostro paese.

Questo post è stato pubblicato il 09 dicembre 2006. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

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